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BOLLE DI CONOSCENZA parte 1: IL METODO CHAMPENOISE.

Lo spumante…da sempre protagonista grandi occasioni, tanto che stappare una bottiglia è sinonimo di festeggiamento.

Vi siete mai chiesti come nascono quelle bollicine?

Tutto inizia dalle basi, quindi un vino “fermo” che viene spumantizzato: la presa di spuma è il processo che consente di trasformare il vino in spumante.

Insomma, quello che determina la formazione delle tanto amate bollicine in realtà è un procedimento non proprio semplice, che prevede diverse fasi e può avvenire con l’utilizzo di diversi metodi, ognuno dei quali porta a risultati distinti in termini di stile e complessità.


METODO CLASSICO, NOTO ANCHE COME METODO CHAMPENOISE (dal nome della regione francese in cui si produce il famoso Champagne).

La creazione delle bollicine avviene grazie a una seconda fermentazione in bottiglia, indotta con l’aggiunta del cosiddetto liqueur de tirage, una miscela di zuccheri e lieviti.

Il tutto viene conservato in bottiglie di vetro scuro, chiuse con tappo a corona (sotto questo è collocato un piccolo cilindro in plastica-bidule-con lo scopo di favorire l’accumulo dei lieviti esausti alla fine della fermentazione).

Nella fase della cd. presa di spuma, i lieviti lentamente trasformano gli zuccheri, sviluppando anidride carbonica e alcol.

Dopo questa fase (che può durare anche diversi anni) inizia quella del remuage, le bottiglie sono disposte su appositi cavalletti che ne mantengono il collo più in basso rispetto al fondo.

Costantemente, avviene una rotazione delle bottiglie per far sì che i residui dei lieviti esausti si raccolgano sul tappo, nella bidule.


FASE DELLA SBOCCATURA O “DÉGORGEMENT”.

La fase di espulsione dei residui.

Ormai realizzato in maniera meccanizzata, questo procedimento consiste nel far congelare il collo della bottiglia e togliere il tappo, facendo in modo che il deposito venga espulso.

Dopo la sboccatura, si può aggiungere una piccola quantità di liqueur d'expédition che può avere diversi gradi di dosaggio in base al contenuto di zucchero: se l’aggiunta avviene con lo stesso spumante, questo risulterà secco (cd. Dosaggio zero).

La complessità che si cela dietro ogni bollicina è il risultato di esperienza, di un sapere che si tramanda con dedizione, in grado di garantire al prodotto finale una personalità distintiva.

Ora che questo metodo di spumantizzazione non ha più segreti siete pronti per la degustazione.


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