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Villa Diamante

È a Montefredane, in provincia di Avellino, che si trovano i circa cinque ettari vitati di Villa Diamante, azienda vitivinicola nata sul finire del XX secolo e situata in un territorio di grande interesse per la coltivazione della vite. Attualmente condotta da Maria Renna Diamante, la cantina è stata voluta e creata dal marito di quest’ultima, Antoine Gaita, grande maestro vigneron d’Irpinia, prematuramente scomparso all’inizio del 2015. Originario del Belgio, Antoine è stato un lavoratore instancabile, che esaltando nei propri vini territorialità e potenza, ha avuto il merito di rendere ancora più nobile il Fiano di Avellino, scegliendo di raccoglierne le uve tardivamente, e di posticiparne l’uscita in commercio così da farlo sostare il più a lungo possibile sulle proprie fecce fini. Scelte coraggiose e intraprendenti, che nel corso degli anni hanno portato al raggiungimento di prestigiosi riconoscimenti della critica enologica, e che soprattutto hanno fatto sì che il suo fantastico cru “Vigna della Congregazione” - in assoluto tra i vini bianchi italiani più longevi - divenisse un punto di riferimento indiscusso per una folta schiera di appassionati della denominazione. Oggi il lavoro di Antoine è portato avanti dalla moglie Maria Diamante, donna forte e determinata, già partecipe della costante crescita aziendale che ha portato Villa Diamante a essere, al momento, un punto di riferimento assoluto quando si parla del Fiano di Avellino. La cura dei vigneti rispetta le norme dell’agricoltura biologica, e tra i filari, i circa tre ettari di fiano sono affiancati, seppur in misura ridotta, da piante di greco e aglianico. In cantina, il passo è sicuro e stabile, dettato da quelle che sono le orme lasciate da Antoine, per cui adesso, accanto al “Vigna della Congregazione”, si sta facendo spazio anche il cru del “Clos d’Haut”, altra etichetta di cui si è già iniziato a parlare benissimo. Un altro omaggio al grande e indimenticabile Antoine Gaita.

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