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Benito Ferrara

La cantina di Benito Ferrara è oggi guidata da Gabriella Ferrara, che rappresenta ormai la quarta generazione di una famiglia che “ha fatto” l’unità d’Italia: era il 1860 quando Benito iniziò a cimentarsi con Coda di Volpe e Greco di Tufo. Quando Gabriella ha ereditato l’attività, nel 1994, la cantina possedeva solo 2,5 ettari. Negli anni si è però deciso di investire nella cantina, apportando migliorie tecnologiche e acquistando nuovi terreni. In vigna, la conduzione agricola è convenzionale, ma l'uso di sostanze di sintesi è oculato e attento, sempre ridotto al minimo indispensabile. In cantina, ogni passaggio è volto a esaltare e valorizzare le peculiarità intrinseche di varietale e terroir, per cui è difficile aggiungere di più: nascono così etichette di assoluto livello qualitativo. Partendo dal celebratissimo Greco di Tufo Vigna Cicogna, si arriva all'Aglianico Quattro Confini, passando per il Fiano di Avellino: bottiglie, quelle che recano sovraimpresso il nome di Benito Ferrara, complesse, compatte, energiche e vitali, eccellenti e di sicura affidabilità.

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