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Antonio Caggiano

Per anni Antonio Caggiano è stato un fotografo giramondo: ha viaggiato dall'Artide al deserto africano, dagli stati del Nord a quelli del Sud America. Ma il suo sogno era di tornare a Taurasi per coltivare la sua vecchia vigna. La particolarità delle sue spettacolari cantine è subito evidente passeggiando tra i numerosi affascinanti cunicoli: non è semplicemente un luogo di botti, bottiglie e tini, ma un vero e proprio museo della cultura vitivinicola. Oggi l'azienda è condotta da Giuseppe, per tutti Pino, figlio di Antonio, che attraverso un rigoroso lavoro in vigna e una appassionata e attenta interpretazione enologica ha contribuito all'affermazione di uno stile qualitativo di grande personalità, che ha contraddistinto l'azienda Antonio Caggiano come grande interprete dei vini irpini. Tra i filari, in quelli che sono i circa trenta ettari vitati su cui l'azienda attualmente può contare, si incontrano tutte quelle che sono le più importanti varietà dell'Irpinia, quali aglianico, fiano, greco e falanghina: uve che sono coltivate nel pieno rispetto di ambiente, natura ed ecosistema. Il risultato di tutto ciò è dato da etichette che rispondono ai nomi di Vigna Macchia dei Goti, Salae Domini, Taurì e Fiagre, e ancora Béchar, Devon e Mel. Lo studio e le varie sperimentazioni sull'Aglianico portano alla produzione del Taurasi, un vino meraviglioso, molto apprezzato dal pubblico e dalla critica, uno tra i vini più importanti del Sud Italia.


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